Leggere l’amore ai bambini a San Valentino

 

 

“L’amore è quella cosa che ci fa sorridere anche quando siamo stanchi.”

(Tommaso, 4 anni)

 

Che cosa è l’amore?

Scrittori, poeti, cantautori e artisti da sempre cercano il modo per narrare questo sentimento: ma quali sono le parole giuste per spiegare l’amore ai bambini?

Parliamone con naturalezza e semplicità, perché l’amore è un sentimento naturale e semplice.

Possiamo parlare d’amore ai nostri figli anche con la lettura, perchè leggere è un vero e proprio gesto d’amore, perché leggere l’amore ai bambini e alle bambine è autentica magia.

Per prepararci a celebrare la giornata dedicata all’amore, ecco una piccola selezione di albi illustrati in cui si narra di innamoramento e amore, da leggere a San Valentino (e ogni giorno) per raccontare questo magnifico sentimento ai bambini e alle bambine.

 

  • Davide Calì – Anna Laura Cantone
  • Ed. Arka
  • età dai 4 anni
“Che cos’è l’amore?” chiede Emma alla mamma molto romantica, al papà tifoso di calcio, alla nonna esperta di torte, al nonno appassionato di automobili. Ovviamente riceve risposte diverse e scopre che l’amore non è una cosa così semplice… 

GATTO NERO, GATTA BIANCA

“Un gatto tutto nero che esce solo di giorno, una gatta tutta bianca che esce solo di notte. Lui ama raccogliere le margherite, lei va a caccia di bisce e pipistrelli. Cosa nascerà dal loro incontro? Una storia in bianco e nero con risvolti del tutto inaspettati…

 

CUOR DI PETTIROSSO

“Esseri innamorati può essere molto impegnativo. Il pettirosso ci mette tutto il suo cuore a trovare un regalo per la sua amata. Ma i regali dei suoi rivali sembrano essere più attraenti dei suoi. O così crede… Finché scopre che l’amore si conquista con ben altro.

 

L’INNAMORATO

“Ernest continua a fare i dispetti a Salomè. Le tira i capelli, le fa cadere gli occhiali? La mamma di Salomè dice che forse Ernest è innamorato di lei.  Ma che cosa vuol dire innamorato?  Tutti i compagni di Salomè hanno qualcosa da dire: un innamorato è?

 

L’AGGIUSTACUORI

L’aggiustacuori ci apre le porte di un laboratorio meraviglioso in cui non si aggiustano scarpe né ombrelli, dove non si restaurano mobili e non si rammendano pantaloni. Con la cura tipica dell’artigiano, infatti, Mattia ripara cuori spezzati. Ma il suo lavoro non ha nulla a che vedere con quello di un cardiologo. Con una stufa a legna riscalda i cuori gelidi, con un ago d’argento cuce quelli infranti, “con pinze intrise d’oblio regola l’ora di chi è rimasto indietro perché non si rattristi sui ricordi del passato”.